• Pubblicata il
  • Autore: Luca
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Strip Briscola - Varese Trasgressiva

Mi presento: sono Luca e ho 20 anni. Sono gay, ma nessuno lo aveva ancora scoperto... Accadde l’estate scorsa che mio fratello minore ospitò per qualche settimana un suo amico di liceo 18enne come lui: si chiama Fabio ed è uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto. Addirittura quando mio fratello ci presentò, rimasi letteralmente senza parole; me la cavai balbettando un “Ciao, io sono Luca”.
Lui e mio fratello non passavano molto tempo insieme, infatti mio fratello partì poco dopo per un ritiro con la sua squadra di calcio. Così rimasi io con lui. Era ed è molto simpatico, sempre con la battuta pronta: dovevo sempre stare attento come mi comportavo in sua presenza, cercando sempre di non fargli notare il mio pene sempre retto. Talvolta ne uscivo con un dolore alla parte bassa, che dovevo andare a sparami una sega di nascosto. Anche la notte, continuavo a sognarlo: nudo con tutti i suoi bei muscoli che mi prendeva e mi baciava così appassionatamente che mi svegliavo la mattina più sudato del solito e con una voglia di saltargli addosso. Ah, dimenticavo, dormiva in camera con me; niente matrimoniale, solo due letti singoli.
Una sera tornai molto tardi da una festa con degli amici e lo trovai già a letto che dormiva. Io leggermente ubriaco non resistetti, e lo baciai. Si mosse un poco, e preso dalla paura scappai verso il bagno, cercando di assaporare il gusto di quel piccolo bacio.
Il giorno dopo anche i miei genitori partirono per un breve viaggio, e così rimanemmo a casa solo io e lui.
Quello stesso pomeriggio, mentre stavo leggendo in camera mia, e mi si presentò: “Mi annoio, che ne dici di una partita a briscola?”
Io: “D’accordo.”
Lui: “Ma rendiamo un poco più interessante. Hai mai sentito parlare del strip poker? Facciamo una versione simile, però con la briscola. Chi perde tra i due si togli qualcosa”
Ero sconcertato, non credevo sarebbe uscito con questa trovata. La cosa mi eccitò parecchio e così accettai.
Entrambi avevamo indosso solo una canottiera, gli slip e i pantaloncini. In sei partite eravamo tutti e due completamente nudi: io con le gambe cercavo di nascondere la mia eccitazione, ma come potevo: giocavamo sopra il mio letto.
“Beh, ora che siamo nudi, che ne dici di complicare un po’ le cose. Chi vince le prossime partite potrà esprimere un desiderio sull’altro”
Temevo di cosa potesse avere in mente, ma accettai.
La prima partita la vinse lui: ero terrorizzato ed eccitato allo stesso tempo.
“Allora vediamo cosa potrei farti fare... Ah, ci sono: voglio che ci baciamo, voglio sentire il tuo corpo sul mio, voglio sentire il tuo pene eccitato percorrere il mio addome. Voglio fare sesso con te”.
Io ero incredulo, come imbambolato, Fabio disse: “Pensi che non mi sia accorto del bacio di ieri sera. Avrei voluto afferrarti e contraccambiare, ma sapevo che c’erano i tuoi genitori. Ora che non ci sono, posso aiutarti a realizzare le tue più grandi fantasie”
Mi prese con forza, cominciammo a baciarci con una passione che credevo non avrei mai provato mai. Continuavo a strusciarmi con il mio pene su di lui, quasi a volerlo consumare come si fa con la carta vetrata. Poi, passata una mezz’ora mi disse: “So cosa vuoi, ora preparati al più grande piacere della storia. Il mio cazzo ti penetrerà e tu godrai, come mai prima.”
Con l’aiuto di una bottiglia li vicina cominciò ad allargare il mio buchetto. Inizialmente era doloroso, poi comincio a piacermi e dissi: “Ora voglio il tuo dentro di me. Riempimi di tutto lo sperma che disponi.”. E lo fece. Entrò e cominciò a muoverlo avanti e indietro, era incredibile che l’uomo potesse arrivare a livelli di piacere così grandi. Poco dopo venne: potevo sentire tutto il suo sperma dentro di me, ma non ero stanco: “Ancora, per piacere. Lo voglio ancora”
Non se lo fece ripetere due volte e lo rifacemmo tre volte di seguito, dopodichè si addormentò su di me, sopra di me. Per tutto il tempo che dormì accarezzai il suo bel corpo da dio greco. Prima che mio fratello tornasse lo facemmo altre dodici volte: in ogni momento libero lo facevamo, giravamo per casa nudi ormai, perché ogni volta che ci scontravamo lo facevamo, non importa dove ci trovassimo...






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18/05/2007 21:44

Zozzone

A meta' storia mi veniva il vomito e dissenteria....mavaffanculo frichettone lebbroso

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